Wednesday, 20 February 2008

Cara Jules

Lo so jules la vita a volte è crudele con noi stessi o si presenta nelle forme che preferiremmo non vedere o sentire, e il dolore di una fine è sempre molto duro da affrontare soprattutto se nasce da una decisione razionale e logica, ma le mie esperienze di vita mi hanno insegnato che ad un certo momento occorre darsi delle risposte circa quello che siamo e che vogliamo ed occorre essere sinceri soprattutto con noi stessi ed occorre guardarsi dentro ed accettare la realtà come essa è, anche se la realtà può significare amarezza, tristezza e, talvolta, solitudine.

La nostra storia jules è stata molto bella, molto intensa, molto sincera, molto vera e molto profonda anche perché insieme abbiamo vissuto tanti momenti di reale felicità e di sentimenti condivisi, ma adesso, a mente lucida, sento che in quei momenti eravamo come due barche che navigando nell’oceano alla ricerca dell’isola perfetta, si sono incontrate e per un breve tratto, sfiorandosi, hanno seguito la stessa rotta ed hanno navigato alla stessa velocità e nella stessa direzione. Quelle barche in quei momenti non hanno più seguito le mappe o la bussola, non si sono chieste dove stessero andando e perché, ma hanno preferito aprire ancora di più le loro vele al vento ed hanno goduto solo della gioia che stavano vivendo assieme in quel momento.

Abbiamo navigato vicini, ma sapevamo anche che le nostre barche erano piene di tutte quelle cose ci eravamo portati dietro, erano piene del nostro mondo, dei nostri ricordi e delle nostre esperienze e a un certo punto non ce la siamo sentita di abbandonare la nostra barca e saltare dentro quella del nostro compagno di viaggio, no jules, abbiamo preferito rimanere attaccati al nostro timone attenti a non sbandare troppo e a non perdere di vista i diversi orizzonti verso cui ci stavamo dirigendo….

Rimane il fatto e la sensazione forte del significato che per me ha avuto il conoscerti, incontrarti, abbracciarti, sfiorarti, parlarti, rivelarti il mio io, la mia storia, renderti partecipe delle mie giornate, della mia vita dei miei ricordi, delle mie incertezze, delle mie speranze, dei miei sogni.

Rimane il fatto e la consapevolezza degli anni e delle diversità che ci separano e della diversità dei nostri percorsi, delle nostre solitudini, del diverso significato che vogliamo dare alle nostre vite, dei tanti dubbi e delle tante diverse risposte che ci siamo dati….

Rimane il fatto che per raggiungere un sogno devi essere pronto alla fatica e ai fallimenti, e a volte prendere scorciatoie può farti perdere di vista la ragione per cui hai iniziato a sognare e alla fine scopri che quel sogno non ti appartiene più.
Il sogno è una cosa impalpabile, non è visibile con gli occhi perché solo il cuore può fartelo vedere e questo non è facile.

Io lo so che da qualche parte esiste il nostro sogno, e so che è importante inseguirlo con quello spirito di giovinezza che c’è dentro di noi, e lo puoi raggiungere solo se riuscirai a far vivere i ricordi di adesso con i sogni di allora perché il tuo cuore non sarà mai stanco o vecchio per quel sogno.

Io lo so che forse il nostro sogno è lo stesso, ma so anche che è il tempo a dividerci e questo, purtroppo, non è colmabile, ma è stato bello lo stesso jules sognare insieme a te e ti sono grato per avermi regalato un sentimento bellissimo e raro come quello che abbiamo vissuto insieme, sospesi in quel momento magico che la vita ci ha regalato.

Ciao Marco


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